Puno, chiamata "la capitale del folklore del Perù", si distingue per la sua grande varietà di tradizioni e danze, molte delle quali sono Patrimonio Culturale della Nazione. Il suo calendario festivo è unico e presenta celebrazioni molto rappresentative.
Di seguito vengono elencate le festività più importanti della regione, come:
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La messa dell'alba, seguita da una processione della Virgen de la Candelaria per le strade di Puno, accompagnata da danze e musica, è un evento religioso con una grande partecipazione di fedeli che lo vivono con fervore.
Inoltre, si svolge una competizione di danza in cui più di 170 gruppi mostrano le danze tipiche della regione, con la partecipazione di circa 40.000 ballerini e musicisti.
Se pianificate di visitare Puno durante questo periodo, ricordate di prenotare con anticipo a causa dell'aumento del turismo.
I Carnavales di Puno si celebrano per tutto il mese di febbraio, con in evidenza il "cortamonte" e danze tradizionali come q'ajelos, wifala, tarkeadas, pinkilladas e kashuas; una festa piena di musica, danza e colore.
Durante la celebrazione, è comune giocare con polveri colorate, coriandoli, schiuma e acqua, creando un'atmosfera festosa e allegra. Inoltre, essendo il periodo delle piogge a Puno, è importante indossare abiti adeguati come poncho e giacche calde.
Questo periodo attira molti turisti, quindi è consigliato prepararsi bene per godersi la festa e il clima variabile.
La celebrazione inizia la Domenica delle Palme, quando le chiese di Puno offrono fino a 7 messe al giorno a causa dell'alto numero di fedeli che partecipano; questo evento segna l'inizio di una settimana di tradizioni religiose.
Il Giovedì Santo, i residenti salgono sulle colline vicine alla ricerca di spine e piante medicinali come parte delle loro penitenze, mentre altri acquistano questi prodotti nei mercati locali.
Il Venerdì Santo, le famiglie preparano 12 piatti tradizionali con prodotti agricoli e pesce del lago Titicaca, seguendo la tradizione di non consumare carne rossa in questo giorno.
La celebrazione culmina la Domenica di Pasqua con la Fiera Gastronomica "Sabor Santo", dove vengono serviti piatti come Pesq'e di quinoa, Thimp'u di trota e altri preparati con ingredienti locali.
Il 21 giugno, durante il solstizio d'inverno, si celebra il Capodanno Andino con canti e musica per accogliere l'alba "kantati ururi" in lingua Aymara, una tradizione millenaria che rimane viva nel pensiero dell'uomo andino.
Il 24 giugno, all'alba, si svolge la marcatura delle pecore per aumentare il numero del gregge, con un matrimonio simbolico tra le migliori pecore, che vengono riverite e a cui viene offerto un kintu per garantire l'abbondanza di agnelli.
Dopo la cerimonia, le pecore vengono segnate con polveri colorate sulla lana, simbolo di prosperità per il gregge; successivamente vengono battezzate con chicha fredda per proteggere gli agnelli che nascono durante i periodi di gelo.
Questa tradizione mira a garantire la fertilità e la protezione delle pecore e dei loro agnelli contro le intemperie.
Ogni primo agosto si celebra il rito della "Challa a la tierra", che segna l'inizio delle attività agricole e onora la Pachamama, madre terra; questa usanza è fondamentale per molte comunità andine.
A Puno, questa cerimonia coincide con il Giorno dei Sicuris, durante il quale i sicuris si esibiscono in un concerto musicale. Durante la notte, la città si riempie di musica e canti tradizionali.
È una data che unisce la reverenza per la terra con l'espressione culturale della musica andina, consolidando il legame con le tradizioni.
La fondazione della città di Puno risale al 4 novembre 1668, data che coincide con il suo anniversario; la celebrazione dura tre giorni, con cortei e sfilate dove vengono presentate danze gioiose e colorate, con costumi elaborati e coreografie preparate per mesi.
Inoltre, si tengono concerti e fiere gastronomiche in vari punti della città, che permettono di gustare la cucina locale. La festa culmina con la rappresentazione di Manco Capac e Mama Ocllo.
La tradizione di Manco Capac e Mama Ocllo segue la leggenda di questi esseri mitici inviati dal Dio Sole per fondare l'impero Inca a Cusco. Secondo la leggenda, emergeranno dal Lago Titicaca e la loro storia è al centro di una festa a Puno.
Ogni 6 novembre, gli attori che interpretano questi personaggi mitici iniziano il loro viaggio dall'isola galleggiante degli Uros fino al porto di Puno; una volta lì, vengono trasportati in trono fino alla città di Puno.
Durante il percorso, offrono mais, patate e ollucos come simbolo di buoni auspici, alimenti che rappresentano la speranza che il cibo non manchi mai nei villaggi andini e che il raccolto sia abbondante.
È una celebrazione che unisce storia e cultura andina, mantenendo vive le tradizioni dei popoli dell'Altiplano.
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