Il Monastero di Santa Catalina è uno dei centri religiosi più visitati dai turisti e rappresentativo della città di Arequipa; questo sito ha molti segreti nascosti all'interno delle sue mura e conserva l'architettura coloniale.
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Il viceré Francisco Toledo al suo arrivo nella città di Arequipa, espresse il desiderio di formare un monastero di monache; motivato da questa azione, iniziò a ottenere tutti i permessi necessari per la fondazione del "Monasterio de Monjas Privado de la Orden de Santa Catalina de Siena"
Dopo alcuni anni, una donna ricca e senza figli, Doña María de Guzmán, vedova di Hernández de Mendoza, decise di trasferirsi nel monastero in costruzione, al quale donò tutti i suoi beni (20.000 metri quadrati).
Il 10 settembre 1579 furono firmati i documenti per il funzionamento del monastero e Doña María de Guzmán fu nominata "prima colona e priora di detto monastero". Il 3 ottobre 1580 fu celebrata la prima messa domenicale in città e fu lì che Doña María fu riconosciuta come fondatrice, lo stesso giorno prese formalmente l'abito.
La storia ci dice che le prime donne che entrarono nel monastero furono creole, meticce e persino figlie di curacas, e che nel 1964 entrarono nel monastero monache spagnole, signore della città e monache povere, che anche senza essere credenti entravano nel monastero per rafforzare le loro virtù.
Arequipa è una città di costante attività sismica; quando si è verificato un forte terremoto, ha colpito parte dell'edificio, causando gravi danni, per cui è stato necessario molto tempo per la ricostruzione, anche le stanze sono state danneggiate e riparate anche dalle stesse religiose.
Il Monastero di Santa Catalina si trova a quattro isolati da Plaza de Armas, è raggiungibile a piedi dal centro storico, seguendo la via Santa Catalina che si trova accanto alla Cattedrale di Arequipa.
Le visite al famoso monastero durano da 1 ora a 1 ora e 30 minuti, in orari diversi, dal lunedì alla domenica, dalle 09:00 alle 18:00.
Circa 450 monache vissero nel monastero per più di 400 anni e si dice che non avessero alcun contatto con il mondo esterno. Era anche la casa di una delle donne più importanti della religione cattolica.
Qui visse la Beata Suor Ana de los Angeles, che fu beatificata da Papa Giovanni Paolo II nel 1985, perché compì miracoli e predizioni.
Il monastero assomiglia a una grande città, poiché ha una superficie di 20.000 metri quadrati ed è lontano dalla città stessa. Le sue mura sono alte circa 4 metri e si dice che avessero lo scopo d'isolare le donne che vivevano nel monastero.
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