Mercoledì 08 febbraio 2023, la Svizzera restituirà al Perù un'enorme"Cabeza Clava" della Cultura Chavín, risalente a circa 2.5000 anni fa.
Si tratta di un pezzo del peso di circa 200 chili, scoperto nel 2016 dagli agenti doganali quando un individuo ha cercato di contrabbandarlo in Svizzera, spacciandolo per un bene non culturale. Per questo motivo sono stati effettuati gli studi corrispondenti, che hanno stabilito che fanno parte delle famose teste inchiodate scolpite nella pietra durante il periodo Chavín.
La Cabeza Clava è stata consegnata a Luis Alberto Castro Joo, ambasciatore del Perù nel Paese europeo, affinché possa tornare al suo luogo d'origine ed essere protetta per il grande valore che rappresenta.
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Il legame dell'Unesco con la Svizzera e il Perù è stato importante per la realizzazione di questo evento storico.
In quanto firmatari della Convenzione Unesco del 1970 che vieta l'importazione e l'esportazione illegale di beni culturali, i due Paesi sono anche parte dell'accordo bilaterale del 2016 volto a rafforzare la loro cooperazione in questo campo.
Carine Bachmann, che dirige l'Ufficio federale della cultura (OFC), ha dichiarato che la Cabeza Clava ha cercato di entrare nel suo Paese come bene non culturale; tale azione pone il Perù come una grave vittima della spoliazione, della distruzione dei siti archeologici e dei pezzi precolombiani che sono i più minacciati tra le categorie del patrimonio culturale.
La Cultura Chavin fu una civiltà sviluppatasi dal 1200 al 550 a.C. nel Perù meridionale, che precedette di circa due millenni il grande Impero Inca.
Va sottolineato che le teste di chiodo sono monoliti scultorei scolpiti per rappresentare gli esseri mitici della loro cultura, che hanno le sembianze di felini, uccelli e rettili umanizzati.
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